Thomas Piketty e Il capitale nel XXI secolo

Un testo di economia divenuto best seller letterario. Anche grazie alla capacità narrativa del suo autore, Thomas Piketty.

Reduce da due incontri a Milano e a Roma, Thomas Piketty si mostra, finalmente, e fa sentire la sua voce anche agli italiani. Autore del libro più discusso degli ultimi mesi – Il capitale nel XXI secolo – l’economista francese si svela, tra le altre cose, un fine divulgatore.

Con cinquecentomila copie vendute solo negli Stati Uniti, questo saggio – di sicuro non snello – si rivela un best-seller molto particolare nel suo genere: un testo pieno di dati e di analisi economiche riesce a raggiungere le vette delle classifiche di vendita in tutto il mondo, Italia compresa. Come la sua sintesi, di prossima edizione, Diseguaglienze. Certamente, il tema proprio delle disuguaglianze, in epoca di crisi globale e di finanza imperante, è dirimente e permette di elaborare nuove visioni dell’economia e dell’agire pubblico. Ma non si tratta di un tema nuovo. Quello del rapporto tra neo-liberismo e globalizzazione, tra sovranità e mercato, tra capitale, finanza e lavoro ormai è argomento di dibattito e divisione politica da qualche decennio. Almeno dai tempi di Reagan e Thatcher. E oggi diventa fondamentale.

Nei suoi incontri dal vivo, Piketty non si comporta diversamente che nella scrittura. Servendosi di una mole imponente di dati storici raccolti insieme a un team variegato, offre interpretazioni molto convincenti sulla nuova situazione mondiale e sulle tendenze che si profilano all’orizzonte. Negli Stati Uniti, più che in Europa, la disuguaglianza è in forte crescita: l1% della popolazione detiene il 22% della ricchezza, la percentuale più alta dal 1928 a oggi. E dagli anni 80, il 70% di tutta la ricchezza prodotta è finito nelle mani del 10% della popolazione.

Ed è, appunto, in prospettiva storica che l’economista francese si pone. In particolare dal periodo che va dalla Grande crisi e dal dopoguerra fino ai nostri giorni; sforzandosi – soprattutto con l’avvicinarsi degli ultimi decenni – di spostare la questione dal reddito alla ricchezza, la distribuzione del patrimonio. Lavoro da storico piuttosto insolito nei discorsi economici, specialmente se, a suffragarlo, sono ricerche condotte con tale precisione.

“Il capitale nel XXI secolo” di Thomas Piketty (Bompiani, pp.950, 22 euro)

“Disuguaglianze” di Thomas Piketty (Università Bocconi Editore, pp. 176 pagg;  10,90 euro disponibile dal 20 novembre)

Pubblicato su CultWeek.

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